Posts written by Ririchiyo-chan

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    Menomale! Io non corro rischi! sono già pazza di mio
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    Siii quando finisci gli esami guardatelo!! E' divertentissimo!! Ti fai un mare di risate!
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    Questo sarà mio non appena esce *__*
    L'anime mi sta stra-piacendo. Usa e Ritsu sono troppo cariiini admire2-onion-head-emoticon E i residenti della pensione Kawai sono mitici, li adoro tutti!! Sono una banda di pazzi, come me happy-dancing-crazy-rabbit-emoticon
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    Caspita Occia, un racconto breve ma intenso :sese:
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    Ooook, basta che me lo ricordate quando finisce il contest xD
    Manu-chi, che bello il tuo racconto *__*
    Dai Mari (scusa se mi prendo questa confidenza ^^"), se riesci scrivi qualcosa anche tu :commoss:
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    Eccola qua la nuova storia che ho scritto per il contest. Se poi volete leggere anche il "romanzo in quattro puntate" xD ditemi dove e quando xD Buona lettura a chi avrà voglia di farsi del male.
    Questa è una storia inventata dal nulla, scritta in un caldo giorno d'estate, per soddisfare la sete di lettura degli abitanti del pianeta Sonk. Il titolo? Scopritelo cliccando su "spoiler" u_u

    IL RISVEGLIO DELLA PRIMAVERA


    C'era una volta un mondo normale, in cui le quattro stagioni si alternavano ogni anno. Ma un giorno tutto cambiò. Fuyu, l'inverno, si innamorò di Haru, la primavera. Però non riusciva più a sopportare l'idea di poterla vedere un solo giorno all'anno, quando si scambiavano di posto.
    Il giorno dell'equinozio di primavera Fuyu andò nella dimora di Haru, per celebrare il cambio della stagione ed accomiatarsi dalla sua amata prima di ricadere nel suo sonno profondo, come ogni anno.
    Ma una volta a palazzo, Fuyu non volle più andar via. Haru tentò di convincerlo: doveva andare, la primavera doveva arrivare. Ma lui non volle sentire ragioni. In presenza di Fuyu la bellezza di Haru iniziò pian piano a svanire, e anche la sua forza vitale diminuiva. Il gelo che l'inverno porta con sé la stava distruggendo. In quelle condizioni la primavera non sarebbe riuscita a tornare mai più. Haru sarebbe morta. Il solo pensiero lo fece impazzire. Decise quindi di congelare tutto. A Fuyu non importava se la primavera non sarebbe più arrivata nel mondo, purché lei continuasse a stare al suo fianco. Haru si rassegnò. Il suo cuore era gelido. Non riusciva a reagire. Nulla avrebbe più potuto scaldarlo.
    Poi venne Natsu, l'estate. Ma non vedendo la sorella come d'abitudine, si rattristò e divenne cupa. La nuova stagione faticava ad entrare nel vivo. Era già luglio, eppure l'aria era ancora fredda.
    Una notte, sfidando il freddo e la sorte, un gruppo di studenti in campeggio decise di organizzare una prova di coraggio. Si diceva che, nel bosco dove si trovavano, esistesse un luogo stregato, un vecchio castello dal quale non si potesse più far ritorno. Nessuno credeva che fosse vero: i castelli non mangiano le persone e i fantasmi non esistono. Era deciso: per confermare che fosse solo una frottola, il gruppo di amici si inoltrò nel bosco.
    Dopo aver a lungo camminato, videro una vecchia costruzione in pietra, coperta di erbacce secche.
    Entrarono. Era buio pesto.
    -Accidenti, non si vede nulla- esclamò Shiro- ehi, Taiyo, che fai? Perché hai spento la tua torcia?
    I ragazzi si voltarono verso di lui, puntandogli le loro torce contro.
    -Smettetela. Qui si vede benissimo! Dal soffitto si vede la luna!
    I suoi amici avevano un'espressione incredula sul volto.
    -Ta-Taiyo? Dove sei? Dove ti sei cacciato?
    -Eh? Sono qui, scemi! Di fronte a voi.
    I ragazzi iniziarono a guardarsi intorno e a chiamarlo. Era come se non lo vedessero.
    “Non mi vedono?” pensò tra sé e sé. I suoi compagni si stavano allontanando.
    -Ehi, dove andat...aaah!!
    Non appena si mosse per inseguirli, il pavimento sotto i suoi piedi crollò.
    -Ahi, che male!
    Era caduto, poco più sotto, lungo una specie di cunicolo. Sembrava un passaggio segreto. Non sapendo che altro fare, decise di seguire la via. Una luce apparve all'orizzonte. Davanti ai suoi occhi apparve un immenso giardino dagli alberi spogli.
    -Vattene!
    Una voce. Era debole ma risoluta allo stesso tempo.
    -Vattene. Non c'è nulla che possa interessarti qui. Non c'è nulla. Non c'è nulla da fare. Chiunque tu sia...non c'è nulla da fare.
    Una figura in lontananza apparve come dal nulla. Una fanciulla: bella ma...spenta. Una bellezza triste e malinconica. Gli occhi vuoti, privi di vivacità. Davano i brividi.
    -I...io-iniziò balbettando Taiyo- io non voglio nulla. Sto solo cercando l'uscita...se anche tu ti sei persa, possiamo cercarla assieme.
    La fanciulla lo guardò con i suoi occhi tristi e rispose quasi ghignando:
    -Io non posso. Io non posso uscire. Per me tutto è perduto, ormai da tempo. La primavera non tornerà mai più...
    Taiyo la guardò perplesso.
    -La primavera? Siamo in estate, anche se non sembra...è un po' presto...però tornerà! Senza dubbio tornerà! È vero, ultimamente sta accadendo qualcosa di strano, ma la primavera tornerà. Ne sono certo. La primavera tornerà a colorare questo mondo. Che senso ha l'inverno se non c'è “lei”? Se non c'è lei...tutto è triste. L'inverno non trova la sua felicità e resta freddo e cupo. E anche l'estate non è la stessa. Io amo la primavera. Ne sono certo: tornerà. E io la aspetterò.
    Taiyo sorrise e in uno slancio si avvicinò a lei. La afferrò per mano, trascinandola via. La mano della ragazza era gelida come l'inverno, la sua, invece, calda come il sole capace di sciogliere il più freddo dei ghiacci.
    Gli occhi della fanciulla ripresero vigore. Una lacrima le rigò il viso e cadde a terrà. La terra si illuminò. Era così scuro che Taiyo non se ne era reso conto: tutto in quel luogo era cristallizzato, come coperto da un incantesimo. Al cadere di quella lacrima, il giardino riacquistò colore. Tutto riprese vita. E lei era scomparsa.
    -Taiyo, Taiyo!
    Una voce lo chiamava. Shiro e gli altri arrivarono correndo verso di lui.
    -Taiyo, finalmente ti abbiamo trovato. Ci hai fatto spaventare. Dai, andiamo a casa.
    -S..sì.
    Balbettò lui, mentre gli amici lo trascinavano via.
    Il giorno dopo il clima era molto più estivo. Taiyo aprì la finestra per respirare la brezza del mattino. Una folata di vento lasciò entrare dei petali di ciliegio nella sua camera, che leggermente si posarono su di un quaderno aperto. Un messaggio apparve sul foglio:

    “Quando il gelo si scioglierà, prometti che mi aspetterai?”
    Haru



    Così, in una notte di fredda estate, un caldo sole restituì al mondo la primavera.

    FINE

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    ahaha ok ve lo farò leggere. Ne ho scritto un altro xD Sinceramente non so quale è peggio tra i due ahahah Il secondo è venuto comunque lungo e sono indecisa sul finale. Lo sto trascrivendo al computer. poi deciderò il da farsi
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    oook allora mediterò se postare il famoso romanzo o se riscriverne uno più corto. Magari stasera mi viene qualche idea visto che prevedo di annoiarmi a morte al compleanno di mia nonna -.-
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    Ho una domanda Prima non ci avevo pensato ma il racconto deve essere una fan fiction?O va bene pure una storia originale(nel senso inventata dal nulla)? Se decidessi di scrivere un altro racconto breve, che sia davvero breve stavolta, invece di postare il "romanzo", non vorrei fare casini :depre:
363 replies since 28/9/2012
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